Rodolfo Sacco e il danno ingiusto
premesse per una discussione
DOI:
https://doi.org/10.37963/iberc.v7i2.311Palavras-chave:
Triplice sguardo, Responsabilità civile, Danno ingiusto, Illecito civile, Rodolfo SaccoResumo
Rodolfo Sacco, in un celebre saggio del 1960 dedicato al concetto di ingiustizia del danno, compie una sofisticata ma non dichiarata operazione di politica del diritto, nel segno della fedeltà al testo della regola giuridica; un’operazione che, nel caso di una clausola generale, quale appunto quella dell’art. 2043 Cod. Civ. it., non può fare altro che recepire ciò che la giurisprudenza progressivamente (con i temperamenti e gli aggiustamenti indicati dalla dottrina) statuisce. In questo senso la giurisprudenza assume il ruolo di stabilizzatrice – tanto istituzionale quanto ordinamentale, alla luce della relazione biunivoca tra istituzione e ordinamento: una stabilizzazione che passa necessariamente per il testo, difeso, appunto, alla luce di una politica legislativa che si muova anch’essa tra dimensione istituzionale e dimensione ordinamentale